Chi salta all’occhio vince! L’obiettivo finale del design di una confezione è riassumibile con questa affermazione. Più facile a dirsi che a farsi: basti pensare a un negozio di alimentari, in cui migliaia di prodotti concorrenti si contendono l’attenzione del cliente. Ma non è necessariamente l’articolo più colorato che spicca sugli altri. Per realizzare un design efficace occorre infatti battere nuove strade e seguire determinate linee guida.

A tutti è capitato di trovarsi di fronte a uno scaffale pieno e di basare la propria decisione di acquisto sull’aspetto della confezione. In questi casi, la persona che si è occupata del design può dire di aver svolto un buon lavoro, in quanto la sua confezione si è distinta dalla massa. Ma dietro al design di una confezione si cela molto di più di un semplice cartone o una pratica scatola. Un know-how pluriennale e un buon istinto per le tendenze del momento svolgono un ruolo fondamentale in questo contesto.

Contenuto:

L’arte di progettare confezioni: che cosa fare e che cosa evitare

I responsabili del design di una confezione devono affrontare alcune sfide che a prima vista appaiono particolarmente impegnative. L’aspetto della confezione deve incontrare i gusti del gruppo target senza cadere nell’arbitrarietà. Oltre a rispettare gli standard di comunicazione del marchio e riportare i colori aziendali, il design deve, ovviamente, anche attirare l’attenzione. È pertanto essenziale trovare il giusto equilibrio tra semplicità e appariscenza durante la creazione del design. Ma come si attira l’attenzione del cliente? Di primo impatto, la risposta potrebbe sembrare facile: creando un effetto che nessun altro articolo sull’ipotetico scaffale è in grado di produrre. Tuttavia, per conseguire questo scopo è necessario attingere a numerose conoscenze specifiche.

Che cosa deve fare (ed evitare) quindi il designer per realizzare un design efficace?

  • Che cosa fare
  • Attirare l’attenzione del gruppo target adeguato. Una formulazione mirata e un design abbinato sono fondamentali.
  • Includere il design aziendale e l’essenza del marchio. Basti pensare a un docciaschiuma naturale in un flacone di plastica: senza un concetto di marca ben congegnato, il cliente baserà la sua scelta sulla confezione.
  • Raccontare storie e suscitare emozioni. La confezione è la prima cosa che il cliente vede. Pertanto, la storia del prodotto o del marchio deve apparire evidente.
  • Riportare le informazioni obbligatorie per legge. Soprattutto sulle confezioni degli alimenti è obbligatorio apporre contrassegni specifici.
  • Proteggere il contenuto adeguatamente. Questo punto riguarda sia la forma/stabilità della confezione stessa che il design. L’uso di colori di stampa per uso alimentare o delle indicazioni su come aprire la confezione permettono di proteggere il prodotto.
  • Che cosa evitare
  • Inserire troppi elementi. Un design con troppi elementi può innervosire i consumatori, che dovranno faticare per trovare ingredienti, istruzioni per l’uso o informazioni simili.
  • Ingannare il cliente. In base alle nostre esperienze associamo determinate confezioni a dei contenuti specifici quasi in automatico. Qualora si decida di confezionare dei calzini in un barattolo per distinguere l’imballaggio dagli altri prodotti simili, deve essere chiaro fin da subito che il contenuto è un paio di calzini e non un alimento.
  • Seguire ogni moda. In questo modo si corre solo il rischio di infondere un senso di arretratezza.
  • Produrre troppi rifiuti da imballaggio. La sostenibilità può attrarre anche quei gruppi target che non si soffermano principalmente davanti agli scaffali di prodotti bio.
Dr. Theo Krauss, azienda che produce detersivi e detergenti naturali, si contraddistingue per il suo concetto di marca coerente per tutti i prodotti. La ricetta è ancora quella originale del compianto dott. Theo Krauss, fondatore e farmacista, e la sua storia è parte integrante del design della confezione: le bottiglie ricordano infatti gli antichi albarelli da farmacia, i nomi dei prodotti fanno riferimento gli uni agli altri e le etichette in cartone trasmettono valori come tradizione e sostenibilità. Fonte: German Packaging Award 2018

Come mettere in risalto il proprio prodotto: qualche idea ed esempio pratico

  • Una strategia per mettere in risalto la propria confezione consiste nell’uso di combinazioni cromatiche più azzardate rispetto alla concorrenza. Ciò non significa ricorrere necessariamente a un rosso brillante, bensì optare per un colore fuori dal comune in modo da incuriosire il cliente.
  • Anche impiegare una confezione inusuale per il prodotto, ad esempio un barattolo per dei calzini, può rappresentare un buon modo per attirare l’attenzione.
  • Una confezione dalla forma particolare salterà sempre all’occhio.
  • Il concetto di marca deve essere sempre presente sulle confezioni, in modo da trasmettere un senso di coerenza al gruppo target.

L’ultimo punto potrebbe sembrare banale e non volto a catturare il giusto interesse. Per illustrarlo, abbiamo quindi deciso di ricorrere a due esempi: delle bustine di tè ricilabili non fanno una buona impressione se presentate in una confezione di plastica. Al contrario, potrebbe addirittura dissuadere i clienti più consapevoli in materia. Un esempio positivo è invece un docciaschiuma naturale imballato in una confezione di plastica riciclata al 100 percento. In questo caso, la confezione può decidere l’acquisto. Un simile concetto di marca viene percepito molto positivamente dai clienti più attenti.

Il concetto di sostenibilità di Kneipp è incorporato anche nella confezione. L’imballaggio di questo naturale burrocacao vegano è realizzato in diversi materiali, tra cui sughero ricavato da tappi di bottiglia riciclati e cartone erba. La parte in cartone erba presenta un design semplice, in modo che il materiale si commenti da solo. I colori delicati del design trasmettono inoltre naturalezza e sensibilità. Fonte: German Packaging Award 2018
Confezione richiudibile e contenitore per i rifiuti allo stesso tempo: con questa innovativa e appariscente soluzione, l’università delle scienze applicate di Monaco di Baviera ha vinto il German Packaging Award del 2018. Una grafica semplice e una colorazione armoniosa completano il design della confezione. Fonte: German Packaging Award 2018

Non tutte le tendenze sono efficaci: quali seguire?

Prevedere l’efficacia e il risultato di una moda è uno degli aspetti più difficili in questo contesto e proprio per questo motivo si percepisce spesso un senso di incertezza. Tuttavia, esistono delle tendenze consolidate tra cui:

  • materiali sostenibili e rifiuti di imballaggio ridotti,
  • design semplice e informazioni chiare,
  • colori significativi e
  • fedeltà al design aziendale.

Progettare confezioni efficaci: una guida pratica

Esempio di progetto: l’azienda produttrice di caffè Sheriff’s Roast ha commissionato la progettazione di una nuova confezione a un designer.

Mockup-Sherrifs-Roast

Tutorial testuale e consigli di progettazione

L’azienda fittizia Sheriff’s Roast sta introducendo un nuovo prodotto sul mercato e vorrebbe puntare su una confezione che salti all’occhio. Prima che la persona incaricata della progettazione possa iniziare a lavorare al design, deve però occuparsi di alcuni passaggi preliminari. In un briefing con il cliente, il designer ha preso nota di desideri e aspettative per il design della confezione avanzando alcune proposte. Gli sono stati forniti il logo aziendale, i font da impiegare, tutti i colori rilevanti e i testi necessari. Inoltre, è stato informato che il caffè sarà contenuto all’interno di una busta speciale in grado di conservare l’aroma, che a sua volta verrà imballata in una confezione di cartone.

Una volta ottenute tutte le informazioni necessarie, il designer potrà cominciare la ricerca della confezione ideale. Nel negozio online di Onlineprinters sono disponibili diverse opzioni. In questo caso, la scelta ricade sull’imballaggio per bottiglie. Facile da riconvertire in una confezione per il caffè grazie alla forma slanciata, questa soluzione spiccherà sicuramente in mezzo agli imballaggi sottovuoto tipicamente impiegati per conservare questo alimento.

Una confezione inconsueta permette al prodotto di distinguersi dagli altri articoli della concorrenza presenti sullo scaffale e rappresenta un buon metodo per attirare l’attenzione del gruppo target.

Scaricare e comprendere la bozza di stampa

Molte stamperie online offrono bozze di stampa scaricabili che possono essere adeguate in maniera specifica al prodotto in questione. A primo impatto, queste bozze sembrano poco chiare, eppure tutte quelle linee hanno un preciso motivo per esserci. Nell’esempio dell’imballaggio per bottiglia di Onlineprinters, le linee rosse contrassegnano la fustellatura. Più facili da riconoscere sono le linguette pieghevoli, che permetteranno di chiudere la confezione. Le linee verdi tratteggiate indicano invece i punti di piegatura dell’imballaggio.

Per comprendere la bozza di stampa di una confezione basta immaginarsi una barchetta di carta completamente spiegata. I bordi della piega sono infatti comparabili con le linee tratteggiate della bozza.

La prima bozza

I designer preferiscono avere in mano un “prototipo” fisico osservabile da tutte le direzioni. La bozza di stampa è impiegabile anche come modello.

A tale scopo è possibile utilizzare lo strumento Tracciato e applicarlo lungo le linee rosse. Dopodiché, occorrerà esportare il documento, stamparlo e ritagliare la forma seguendo il percorso tracciato. Ora il designer potrà piegare la bozza come se si trattasse della confezione finale. Anche qualora le proporzioni non siano corrette o l’imballaggio non sia preciso, si disporrà comunque di un modello su cui lavorare liberamente e attuare le prime idee.

Per agevolare il processo di progettazione di una confezione è consigliabile costruire un modello, il quale consente di farsi un’idea dell’aspetto finale dell’imballaggio e comprendere meglio la struttura della bozza di stampa.

La nuova confezione di Sheriff’s Roast

Questo è il risultato finale del processo di progettazione. Di seguito, illustreremo nel dettaglio le singole parti e i componenti impiegati, come elementi grafici e testi. Lo stile essenziale della confezione è facile da individuare. La parola “Sheriff” rimanda subito al selvaggio West, motivo per cui la confezione punta a imprimere nella mente del cliente l’immagine di “Wild West”.

Per progettare una confezione è quindi consigliato prendere spunto dalle associazioni richiamate dal marchio e dal nome del prodotto. Altrimenti, è possibile usare l’imballaggio per raccontare una storia: se il designer si dimostra in grado di suscitare le giuste emozioni, alla sua creatività non verrà posto alcun limite.

Fronte: indicazione della quantità, nome del prodotto e logo in vista

Il fronte della confezione deve presentare le informazioni più importanti, tra cui:

  • il nome del prodotto e/o dell’azienda,
  • il logo,
  • l’indicazione del contenuto della confezione,
  • della relativa quantità e,
  • in questo caso, l’intensità del caffè.

Tutte queste informazioni sono state poste sulla confezione di “Sheriff’s Roast” in modo che risultino ben leggibili. La linguetta superiore presenta inoltre l’indicazione del punto di apertura dell’imballaggio e, come elemento artistico, delle strisce dalla tonalità più chiara che rimandano all’effetto del cuoio. Infine, per alleggerire il design, all’estremità della grande fascia centrale blu sono state applicate delle intaccature che ricordano l’orlo di un poncho da cowboy.

Lati: dettagli del design e testi informativi

I lati della confezione sfoggiano un rosso intenso e brillante. Per conferire una maggiore dinamicità a queste superfici si è ricorso a un motivo a chicchi di caffè come sfondo. Un gradevole dettaglio è rappresentato dall’estensione delle superfici in rosso oltre i lati della confezione fino alla parte frontale, che garantisce una piacevole transizione. I lati ospitano anche i testi informativi relativi al marchio e al caffè stesso:

  • Da dove proviene il caffè?
  • Perché il cliente dovrebbe scegliere il caffè di Sheriff’s Roast?
  • In che misura la coltivazione del caffè è sostenibile?

I testi informativi e quelli di natura pubblicitaria che si trovano sulla confezione devono essere quanto più concisi possibile. L’obiettivo è quello di convincere il cliente con poche, significative parole.

Retro: informazioni supplementari, nome del prodotto e logo

Dato che l’articolo potrebbe essere posizionato al contrario sullo scaffale, è importante che anche sul retro siano presenti il logo e il nome del prodotto. È quindi consigliabile riproporre gli elementi più accattivanti del lato frontale anche sul retro. Il lato posteriore si presta a ospitare anche un ulteriore testo descrittivo, così come un’immagine semplice, ma significativa, in questo caso raffigurante appunto dei chicchi di caffè. Il ricorso a quest’ultima soluzione infonde nel cliente la sensazione di poter sbirciare all’interno della confezione.

Riportare gli elementi più accattivanti del lato frontale anche sul retro può rivelarsi una strategia molto efficace, in quanto il prodotto potrebbe essere esposto al contrario.


Obbligo di etichettatura

Un ulteriore aspetto da considerare per ogni imballaggio, specialmente qualora contenga degli alimenti, è l’obbligo di etichettatura, che prescrive l’indicazione di codice a barre, contenuto e informazioni nutrizionali. Nel caso del caffè, tuttavia, non occorre fornire queste ultime. Codici QR, raccomandazioni per il dosaggio e marchi di qualità ecologica rientrano tra i contrassegni che potrebbe essere necessario riportare sulle confezioni dei prodotti pertinenti in maniera visibile.

Per verificare quali contrassegni è necessario apporre per legge su un prodotto, si raccomanda di consultare le indicazioni del ministero tedesco per l’alimentazione e l’agricoltura oppure dell’istituto tedesco per gli imballaggi.

Esportazione dei dati per la stampa

Una volta conclusa la fase di ideazione del design della confezione, sarà il momento di esportare il progetto e inviarlo per la stampa. Nel caso sia stato utilizzato il modello ufficiale di Onlineprinters (come nell’esempio), occorrerà cliccare su File e quindi su Esporta. Si aprirà una finestra che offrirà la possibilità di selezionare la destinazione e il nome del file. Dopo aver specificato entrambi, basterà cliccare su Salva.

In seguito a questa operazione apparirà il pannello di esportazione, in cui si dovrà selezionare Stampa ad alta qualità. In questo modo verranno applicate quasi tutte le impostazioni necessarie. Occorrerà solamente assegnare il profilo colore adeguato.

È opportuno controllare i profili colore stabiliti dalla stamperia per accertarsi che tutti i colori utilizzati vengano stampati correttamente. I profili colore necessari dipendono dalla carta ordinata e dalle relative proprietà.

Onlineprinters prevede l’uso dei profili colore Fogra 51 (PSO Coated v3) per la carta patinata e Fogra 52 (PSO Uncoated v3) per quella non patinata. Qualora questi profili colore non siano già installati, sarà possibile ottenerli dal sito Web della European Color Initiative ECI. Se invece questi profili colore sono già installati, il pannello di esportazione consentirà di selezionarli alla voce Output. Nel caso si desideri memorizzare questa impostazione per i futuri design, basterà cliccare in basso a sinistra su “Salva modello”. Il nostro articolo “Perché utilizzare i profili di colore e come installarli correttamente” riassume tutto quello che c’è da sapere su questo tema. Per concludere il processo non servirà fare altro che selezionare Esporta. I dati per la stampa sono ora pronti e la nostra nuova confezione potrà andare in stampa.

Produktverpackung Kaffee
Credits:
Designer: media designer Christoph Ullrich.

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